“Sono un prodotto contadino tradizionale dell’ Emilia Romagna e per utilizzare tutte le carni del suino i piccoli ritagli grassi e magre alla fine di altre lavorazioni venivano tagliati in piccole parti e viene messo a cuocere su fuoco lento così da far fondere la parte grassa e consentire l’evaporazione dell’acqua contenuta. Quando i pezzi di grasso hanno acquistato un colore giallastro vengono versati in un canovaccio, spremuti e infine insaporiti con l’aggiunta di sale e pepe. La parte colata è lo strutto, la parte solida residua sono i ciccioli. Dopo la torchiatura i ciccioli possono essere lasciati in formella oppure sbriciolati a caldo. Si conservano fino a due mesi. Conservazione: Vanno tenuti fuori a temperatura ambiente in un contenitore sigillato. Il peso può variare di circa 150 gr.”